lunedì 12 dicembre 2022

Un Natale di Maigret e altri racconti - Georges Simenon

Un Natale di Maigret e altri racconti
Georges Simenon
trad. Marina Di Leo
Adelphi, 2015

«Nessuno ammazza un poveraccio, che diamine! Oppure li si ammazza in serie, si fa una guerra o una rivoluzione. E se capita che un poveraccio si ammazzi con le proprie mani, non lo fa certo con una carabina ad aria compressa mentre si sta massaggiando i piedi. «Se almeno Tremblet avesse avuto un nome straniero, invece di essere banalmente del Cantal! Si sarebbe potuto supporre che appartenesse a chissà quale società segreta del suo Paese... «Insomma, quel Tremblet non aveva affatto le caratteristiche di uno che muore assassinato! Ed era proprio questo a rendere tutto più angosciante: l'appartamento, la moglie, i ragazzini, il marito in camicia e quel proiettile che aveva fatto psst...».

 
Citazioni:

Non nevicava. A cinquant’anni suonati, era ridicolo provare delusione perché la mattina di Natale non c’è la neve, ma le persone di una certa età sono molto meno serie di quanto non si figurino i giovani.

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Al contrario di quanto accade tanto sovente, non ci fu nessuna precisa combinazione, nessun vero colpo di scena. Non ci fu nessun caso fortunato: tuttavia la fortuna intervenne, e anche in modo continuativo, nel senso che ciascuna informazione capitò al momento giusto, coi mezzi più semplici, più naturali.

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Non per sfoggio, probabilmente anzi senza rendersene conto, ma per mimetismo, per ammirazione, era arrivato a imitare il suo superiore nei minimi gesti, negli atteggiamenti, nelle espressioni; e la cosa si notava più qui che in ufficio. Perfino quel suo modo d’inumidire l’orlo del bicchierino prima di bagnarvi le labbra.

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Forse le cose erano facilitate dal fatto che tutto ciò accadeva il giorno di Natale? La circolazione era meno attiva, il commercio quasi nullo. Senza contare che tutti tendono a ricordarsi con più precisione le cose avvenute in un giorno diverso dagli altri.


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